Ti è mai capitato di osservare l’istogramma sullo schermo della tua macchina fotografica e non sapere come usarlo per migliorare l’esposizione?
Che cos’è l’istogramma
L’istogramma è un grafico, visualizzabile a fianco dell’immagine durante la sua riproduzione o addirittura durante lo scatto se fotografi in Live View.
Potrai così valutarne l’esposizione in maniera molto più accurata rispetto a quanto ti consentirebbe la semplice osservazione dello scatto sullo schermo LCD, che non sempre ci offre un risultato affidabile a causa della retroilluminazione dello schermo o dall’illuminazione dell’ambiente esterno che se è troppo intensa può darci fastidio.
Ci dice, in sostanza, se lo scatto risulta troppo chiaro o troppo scuro.
Cosa mostra l’istogramma
Gli istogrammi possono presentare forme molto diverse, perché ogni scena offre un diverso mix di ombre, alte luci e mezzitoni.
L’asse orizzontale rappresenta il livello di luminosità, da 0 (tonalità scure) a 255 (tonalità chiare). L’asse verticale rappresenta il numero di pixel che hanno una determinata luminosità: più è alta, maggiore il numero di pixel corrispondente a quel livello di luminosità.
Se, per esempio, si fotografa un paesaggio innevato, è logico aspettarsi che il suo istogramma tenda ad addensarsi verso l’estremità destra del grafico, visto che un’immagine del genere si presenta ricca di toni chiari e luminosi, e l’estremità destra corrisponde alla registrazione delle alte luci.
Per lo stesso principio, se il soggetto è un sottobosco in ombra, ci si aspetta che l’istogramma sia più “pieno” verso la parte opposta del grafico, cioè a sinistra.
Inoltre non serve solo a valutare l’esposizione: forma e posizione del grafico ci parlano anche del contrasto della scena. Ti spiegherò tutto a breve.
Capire l’istogramma e come correggerlo subito!
L’interpretazione dell’istogramma diventa molto utile se utilizzato per rivelare eventuali “bruciature” dei bianchi e/o dei neri di una foto, causate da sovra-esposizioni o sotto-esposizioni che posso compromettere irrimediabilmente lo scatto.
Ma come faccio a cambiare la forma del grafico? Scattando di nuovo con un’altra esposizione. Se esponiamo meno vedremo il grafico spostarsi verso sinistra, mentre scivolerà a destra se scattiamo con più luce. Usiamo i controlli +/- di compensazione dell’esposizione.
Un valore positivo sposta l’istogramma a destra, uno negativo a sinistra.
Sottoesposizione
L’istogramma è sbilanciato a sinistra e non mostra aree molto luminose nell’immagine.
Come correggere: Scattiamo ancora con una compensazione positiva. Proviamo con +1 e controlliamo di nuovo l’istogramma.
Sovraesposizione
L’istogramma pende verso destra e indica luci tagliate e, in questo caso, cielo bruciato.
Come correggere: Scattiamo di nuovo con una compensazione negativa. Proviamo impostando -1 e ricontrolliamo l’istogramma.
Basso contrasto
Dettagli solo nei mezzitoni, alcune scene non hanno ombre o luci intense e creano un istogramma piuttosto centrato.
Come correggere: Per massimizzare i dettagli, portiamo il grafico il più possibile verso destra facendo attenzione a non tagliare le luci.
Alto contrasto
L'istogramma è senza mezzi toni cioè con due picchi, a destra e a sinistra.
Come correggere: In ogni caso perderemo dei dettagli. Cambiamo orario o punto di vista.
Istogrammi tagliati
Quando regoli l’esposizione e controlli l’istogramma, potresti trovarti di fronte a un fenomeno chiamato “clipping”. Ciò avviene quando le informazioni dell’istogramma oltrepassano una delle estremità del grafico. Se l’istogramma appare tagliato sulla sinistra, significa che le ombre più scure sono “bucate”, ovvero totalmente nere, il che si traduce in un’assoluta mancanza di dettaglio nelle aree più scure del fotogramma.
Se l’istogramma appare invece tagliato sulla destra, significa che le alte luci sono diventate bianco puro, dunque appariranno “bruciate” e di nuovo, prive di qualsiasi informazione utile.
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